5. LE NUBI CUMULIFORMI
Le nubi cumuliformi vengono usualmente distinte in 2 generi (Cumulus -Cu- e Cumulonimbus -Cb-) e in 6 specie. Il genere Cumulonimbus identifica le nubi temporalesche.
1) Cumulus fractus conosciuti come fractocumuli o fractus; sono brandelli di nubi basse e sfilacciate in continua evoluzione sotto la base del temporale e sono originati dall’aria caldo umida dell’inflow che va a contrastare con le correnti discendenti più fredde e secche del downdraft. Denotano quindi l’attività convettiva in corso all’interno della cella temporalesca: si tratterà di temporali relativamente giovani che possono essere di una certa intensità.
Fractus alla base di un temporale
Foto di Fabio GiordanoI fractus tendono ad allontanarsi dall’area delle precipitazioni perché trasportati verso l’esterno dalle correnti di outflow; se invece salgono verso l’alto indicano l’imminente formazione di un nuovo updraft, se ruotano potrebbero tradire la presenza di un mesociclone.
2) Cumulus humilis comunemente detti "cumuli di bel tempo" con dimensioni ridotte. I cumuli di bel tempo si presentano come piccoli banchi bianchi, sparsi e con contorni ben netti. Si osservano con tempo bello e tipicamente si formano nella mattinata, raggiungono il loro massimo sviluppo nelle ore pomeridiane e svaniscono in serata. Se invece permangono anche di sera e di notte possono indicare l'instaurarsi di condizioni ideali per lo sviluppo di temporali.
Cumuli di bel tempo
Foto di Gobbi Alberto3) Cumulus mediocris ovvero cumuli medi, di estensione moderata e senza protuberanze sviluppate. Possono avere una base scura ma non originano precipitazioni di rilievo. Rappresentano una "via di mezzo" tra i cumuli di bel tempo e i cumuli congesti.
Cumuli medi
Foto di Cristina Giannetta4) Cumulus congestus ovvero cumuli congesti o imponenti con protuberanze marcate e sviluppate di aspetto soffice (non fibroso); se ci sono le condizioni adatte i congesti continuano lo sviluppo per diventare cumulonembi. Nel cumulo congesto non ci sono elettrometeore (fulmini, lampi): se queste si presentano, bisogna necessariamente classificare la nube sotto osservazione come un cumulonembo.
Cumulo congesto visto dal basso
Foto di Dario Cerrone5) Cumulonimbus calvus o Cb calvus: i contorni sono in genere lisci, brillanti, ben definiti. La sommità è arrotondata con struttura fibrosa (indice di ghiacciamento già avvenuto) e si eleva a forma di montagna o di torre senza incudine o frange di cirri falsi; possono dare origine a precipitazioni sotto forma di rovesci o a manifestazioni temporalesche.
Cb calvus in evoluzione
Foto di Dario Cerrone6) Cumulonimbus capillatus incus o Cb incus: questo Cb invece ha sommità appiattita (incudine), fibrosa e a volte distintamente cirriforme (cirri falsi) indice di pieno sviluppo; rappresenta l'evoluzione successiva al Cb calvus ed è così grande che la sua forma d'insieme può essere vista solo da notevole distanza. Al Cb incus sono associati i fenomeni temporaleschi.
Cb incus seminascosto da nubi medie
Foto di Matteo LeoniLontano Cb incus al tramonto con sommità gialla
Foto di Fabio GiordanoTecnicamente il ghiacciamento segna la fase del passaggio da Cu congesto a Cb calvus, sebbene elementi di ghiaccio comincino a svilupparsi già nella fase finale del congesto in cui a volte compaiono le prime piogge. In ogni caso se al di sotto di un qualunque Cb ci sono bande di precipitazione il ghiacciamento sarà già avvenuto perlomeno da 10-15 minuti.
Se siamo molto fortunati, potremo osservare un fenomeno che "visualizza" l’istante preciso in cui sta iniziando il ghiacciamento della nube: in seno ad un Cu congesto che tenda ad evolvere in Cb calvus il ghiacciamento produce un'ulteriore spinta ascensionale dell'aria (calore latente che aumenta nel passaggio di stato acqua-ghiaccio o vapore-ghiaccio).
Raro episodio di fibrillazione
Foto di Gobbi AlbertoTale spinta può proiettare dei piccoli ciuffi di nube, ancora liquida, al di fuori della sommità del congesto dando l'effetto di una piccola deflagrazione. Il fenomeno ha una durata di pochi secondi ed è chiamato "fibrillazione": al suo immediato seguito parte il ghiacciamento della nube e le precipitazioni.