TORNADO SU BRUGINE (PD)
del 31 agosto 2012
a cura di Alberto Gobbi
Nel corso della giornata di venerdì 31 agosto 2012 l'approfondimento di una saccatura in quota dalla Francia e Germania, associata ad un discreto raffreddamento in media troposfera e ad un minimo al suolo sulla Pianura Padana, ha innescato intensi sistemi temporaleschi anche a supercella sul Veneto grazie in particolare al wind shear positivo in direzione e velocità (correnti sud-orientali umide nella bassa troposfera e forti venti sudoccidentali alle quote più elevate), all'entrata di aria molto secca in media troposfera e alla convergenza al suolo dovuta alla vicinanza del succitato minimo alla pianura veneta.
Mappa GFS a 500 hPa (circa 5500 m di quota) ore 14 locali del 31 agosto 2012
A Campolongo Maggiore (VE) - paese dal quale sono scattate le seguenti foto - intorno alle ore 17 si ha una debole ventilazione sud-orientale e si viaggia sui 24.5°C con umidità relativa sul 78-80% pari ad un dew point medio di 20.5°C. Alle 17.07 verso sud-ovest si staglia il temporale in arrivo dal padovano che per il momento non mostra forme particolari: si nota il classico cuneo (freccia nera) di quella che credevo essere una shelf cloud.
Alle 17.13 comincia ad evidenziarsi uno scalino (indicato dalla doppia freccia nera) ovvero un salto di quota tra la base del temporale e la base di un lowering. Comincio ad escludere quindi che si possa trattare di una shelf cloud... I tuoni sono ininterrotti, segnale da tenere sempre in seria considerazione!!
Volgendo lo sguardo dietro di me (verso nord) posso osservare la massiccia incudine del sistema temporalesco con una certa quantità di knuckles -frecce nere- (ore 17.15).
Il classico cielo verdognolo della grandine... tuoni sempre continui (ore 17.18).
A est invece vedo transitare verso nord (verso sinistra nella foto) una base scura... è la base di una flanking line (pseudo fronte freddo supercellulare)!
...la "clear slot" si evidenzia come una regione di cielo chiaro (per via dell'intrusione di aria secca fatta ruotare dal mesociclone stesso) dietro una base scura in salita verso nord (freccia nera) ma davanti a quello che ormai ho compreso essere senza ombra di dubbio un mesociclone in piena regola! (ore 17.22)
La rotazione del mesociclone è evidentissima (si vedano i video proposti di seguito) e la base di quella che può essere catalogata come un'enorme wall cloud ormai sfiora il suolo!
La base della wall cloud si inclina ancora di più verso l'area delle precipitazioni e nel contempo si abbassa generando uno o più tornado sopra l'abitato di Brugine (PD), indicati dal cerchio giallo. Ad occhio nudo la debris cloud rotante al suolo era visibile per circa un minuto (ore 17.27).
Propongo anche due fotogrammi tratti dal video: nel primo fotogramma (ore 17.25 circa) si possono scorgere 3 vortici all'opera, siamo quindi in presenza di un tornado a vortice multiplo! Nel secondo fotogramma (ore 17.27 circa) si vede un altro tornado che è durato neanche 10 secondi. Purtroppo la distanza di osservazione non indifferente (circa 7 km in linea d'aria) ha limitato l'osservazione dettagliata del fenomeno.
Alle 17.29 la base della nube a muro si solleva aumentandone così la luminosità: l'occlusione ormai ha avuto luogo e con essa il tornado (o i tornado!).
Alle 17.31, nonostante l'innalzamento della circolazione mesociclonica, sembra prendere forma un altro tornado (freccia rossa) di una certa consistenza...
...tuttavia la rotazione dell'intero mesociclone si sta estinguendo (ore 17.35), la base si alza ulteriormente con la graduale dissoluzione delle pareti della wall cloud. Il mesociclone quindi passerà sopra il mio punto di osservazione rimanendo in quota (poichè osservavo da nord il tornado: posizione PERICOLOSA!). Alla fine nel mio paese solo qualche goccia, ma subito ad ovest del mesociclone si sono avuti nubifragi e forti grandinate.
Ecco i 3 video girati sempre dall'argine del Brenta a Campolongo Maggiore (VE) in direzione di Brugine (PD).
Lo stesso mesociclone è stato fotografato da Nikos Chiodetto da Candiana (PD), quindi da sud. Nella seguente foto si può apprezzare l'intera supercella illuminata dal sole con il mesociclone che sfiora il piano campagna.
Nella seconda foto di Nikos Chiodetto si vede nettamente la "clear slot" (freccia nera) e un possibile tornado (freccia rossa), poichè non si può escludere del tutto che si tratti di una colonna di pioggia e/o grandine in discesa dietro il mesociclone stesso.
Il tornado (o uno dei tornado) in piena azione è stato fotografato da Mirco Falasco dalla zona industriale di Brugine (vedi foto seguente).
Alle 17.30 il radar ARPAV di Teolo (PD) mostrava un piccolo uncino (indicato dalla freccia nera) sulla porzione meridionale del sistema temporalesco: si tratta del mesociclone che è transitato sopra Brugine.
Scansione del radar del Centro Meteorologico di Teolo (ARPAV) - ore 17.30 locali
Alle 17.38 la flanking line ha ormai superato il mio punto di osservazione e si dirige verso Mestre/Venezia.
Seguono 3 immagini da satellite, rispettivamente delle ore 17.15-17.30-17.45 locali: in tutte le foto si vede bene la flanking line (indicata dalla freccia verde) associata alla supercella in esame.
Immagini al satellite visibile. Fonte sat24.com
Alle 17.45 mi muovo quindi verso Venezia per scattare delle foto (da sud questa volta)...
...ancora persiste la circolazione mesociclonica, tradita dalla base più bassa ed inclinata di quella nube sulla destra nelle seguenti due immagini: una sorta di grossa "inflow tail" indice di forti e concentrate correnti di inflow in entrata nel mesociclone.
Panoramica della struttura temporalesca (unione di 4 foto) vista da Giare di Mira (VE), ormai oltre Venezia con flanking line sulla destra, downdraft sulla sinistra e updraft al centro.
Abbondante produzione di pileus sulle sommità di quella che sembra essere "regredita" a una comune multicellula.
Vista al tramonto del medesimo temporale, sempre accompagnato da abbondante produzione di pileus.
La mattina del giorno seguente al tornado sono andato a fare un sopralluogo e raccogliere testimonianze a Brugine (PD), precisamente nelle vie Palù Superiore e Puccini, le più colpite dal tornado (si contano una decina di case danneggiate, per lo più al tetto). Segue una mappa con un tentativo approssimativo di ricostruzione del path del tornado e con il rispettivo numero delle foto dei danni, tuttavia il percorso potrebbe essere stato assai più lungo e averne di paralleli se davvero si fosse verificato un "multivortex". Il centro di Brugine è in basso a destra nella mappa. La freccia rossa indica il punto di osservazione di Mirco Falasco, l'autore della foto del tornado.
Dalla mappa sopra riportata si evince come il tornado abbia seguito un percorso in senso antiorario (verso NE nel primo tratto, verso NW nel secondo). Si tratta verosimilmente di una "cuspide" come illustrato nelle seguenti immagini (tratte da "Temporali e Tornado", Alpha Test, 2009). Nella figura A la freccia blu indica l'incremento della velocità con cui il tornado ruota attorno al mesociclone (velocità di propagazione del mesociclone) e al quale corrisponde una variazione del tracciato delle cuspidi al suolo come illustrato nello schema. In figura B è rappresentato il modello di un tornado che ruota attorno al mesociclone in senso antiorario con la medesima velocità di traslazione del mesociclone stesso.
Le seguenti due foto (punto 1) ritraggono la casa colpita dalla tettoia citata nell'articolo sopra riportato (Mattino di Padova, 1/9/2012)... il buco indicato dalla freccia bianca è dovuto ad una delle travi in ferro della tettoia che si è conficcata nel muro!
Ecco come si presentava il giardino della casa colpita dalla tettoia... (punto 1, foto di Nikos Chiodetto).
...quest'altra foto è quanto rimane della tettoia in questione (punto 2).
Altra abitazione colpita dal tornado sul lato sud-ovest con la grondaia strappata dal tetto (punto 3).
Danni alle linee elettriche e telefoniche (punto 4).
Un tetto gravemente danneggiato dal tornado sul lato sud! (punto 5)
Tetto lievemente colpito dal vortice, probabilmente solo sfiorato (punto 6).
Frammenti di foglie di mais avvolte sui tronchi di salice... (punto 6)
Antenna demolita dalla furia del vento... (punto 7)
Il classico avvolgimento in senso antiorario delle canne di mais, indice di moti rotatori associati ad un tornado (punto 8).
Albero spezzato alla sommità, tipico danno da tornado (punto 9).
Il cartello di Via Puccini infangato dalla furia del tornado... (punto 10)
Facciata sud di una casa con tetto danneggiato sul lato est (punto 11, foto di Nikos Chiodetto puntata verso nord). L'erba del prato della casa era piegata verso nord-ovest, coerentemente con il lato del tetto che ha subito il danno.
Vigneto posto a sud della casa della foto precedente, abbattuto in maniera localizzata e in direzioni contrastanti (punto 11, foto di Nikos Chiodetto). Notare dalla seguente foto (puntata verso nord) una parte di vigneto abbattutto verso est (freccia blu) e l'altra parte adiacente del medesimo vigneto abbattuta verso ovest (freccia rossa).
Zoom sulla parte del vigneto abbattuta verso est.
Zoom sulla parte del vigneto abbattuta verso ovest.
Schema riepilogativo dei danni rilevati nel punto 11 (casa con relativo vigneto): freccia blu vigneto abbattuto verso est, freccia rossa vigneto abbattuto verso ovest, freccia gialla danni sul lato est del tetto ed erba piegata verso nord-ovest. Per spiegare l'apparente rotazione oraria tra freccia blu e freccia rossa si ritiene plausibile che un tornado in salita da est/sud-est sia passato tra la casa e la parte nord del vigneto generando rotazione antioraria, mentre un secondo vortice (forse in contemporanea) sia transitato a sud del vigneto abbattendolo verso ovest. Comunque sia, vista l'assenza di un'unica direzione di abbattimento, può essere escluso il "downburst".
Recinzione con pali in cemento (in fondo) e in legno (in primo piano) abbattuta in direzioni opposte, altro segnale di moto vorticoso (punto 12, foto di Nikos Chiodetto).
Foglie di mais appese ai fili... (punto 13).