TEMPORALE DEL 31 LUGLIO 2002
a cura di Gobbi Alberto
La giornata inizia con afa pesante come nelle due precedenti; già alle 10 compaiono cumuli medi verso occidente molto vicini alla mia postazione. Uno di questi alle 11 evolve in un piccolo cumulonembo ad incudine che riesce a produrre anche un debole tuono, ben avvertibile perchè non si muoveva una foglia: questo piccolo temporale comunque avrà vita breve perchè pochi km più a N ne sta nascendo uno molto più consistente che gli sta sequestrando l'aria caldo umida nei bassi strati.
Alle 14 i cumulonembi si gonfiano in maniera decisa verso W e NW con buona attività elettrica la quale comunque ha delle pause date dalla rigenerazione del temporale a multicella finchè questo non raggiungerà un buon grado di organizzazione. La foto mostra la torre temporalesca più vecchia fra le varie celle che al momento stavano interessando il padovano orientale; ogni tanto si avverte qualche debole rinforzo del vento da levante indice di instabilità in quanto possibile corrente di "inflow" per i temporali all'interno.
Passa una mezz'ora circa e le celle avanzano verso SE coprendo il sole: i tuoni si fanno desiderare e non si vede ancora la base del temporale anche se il cielo è scuro. Intanto verso sud si verifica una rapida insorgenza di congesti e Cb calvus con base piuttosto scura e cielo giallo al di sotto; sembra non debba succedere nulla di particolare in quella zona quindi continuo a guardare verso NW dove però ormai non si sentono più tuoni. Infatti adesso (ore 15) si è formato un temporale a S e SW con tuoni frequenti e alla cui base cadono forti rovesci di pioggia.
E' in questo momento che inizia a soffiare il vento da downdraft, quindi da SW, inizialmente debole; tuttavia si vede come la bande di idrometeore siano oblique a causa del forte vento da W che le piega nel vero senso della parola. Ci si deve quindi aspettare una burrasca entro pochi minuti. Tra l'altro compare anche una probabilissima "strisciata grandinigena" riconoscibile dal color bianco che raggiunge il suolo: non si può escludere del tutto che la tonalità bianca derivi dalle schiarite retrostanti la cortina di precipitazioni perchè in quella fase le bande di precipitazioni si stavano ancora addensando per poi assumere consistenza uniforme su tutta l'estensione della base temporalesca.
In quella fascia si sono verosimilmente verificate grandinate di rilevante intensità, come ci conferma anche il radar che mostrava un piccolo settore quasi a fondoscala nel bel mezzo della cella. Alle 15,50 la base del sistema è ormai sopra di me: un breve rovescio, poi un autentico diluvio con vento fortissimo da WSW sui 90 km/h e visibilità ridotta a 100-150 metri per 35 minuti circa durante i quali sono caduti ben 39 mm con grandine per 5 minuti (chicchi non superiori al cm) fortunatamente frammista a pioggia. Verso il termine dell'episodio il vento si è sensibilmente indebolito girando poi da E-NE perchè il cumulonembo ormai mi aveva superato.
Una volta che l'incudine ha lasciato il posto al sole, scopro che il temporale si sta dissolvendo pochi km più a N così com'era avvenuto per il temporalino sviluppatosi nella tarda mattinata e per le celle in discesa da Padova: un segno tangibile di venti in quota piuttosto blandi che non hanno certamente favorito una congrua longevità alle celle odierne. Tuttavia, la semplice presenza di aria fredda in quota ha favorito l'insorgenza di fenomeni temporaleschi non particolarmente intensi ma pur sempre spettacolari: il "merito" è da attribuire più che altro all'aria caldo-umida preesistente nei bassi strati.
Il resto del pomeriggio è trascorso all'insegna del cielo molto nuvoloso per l'arrivo da sud di un secondo temporale (vedi ultima foto) che però si è rigenerato verso occidente "snobbando" la mia zona e portando più che altro pioggia da incudine nella mia postazione (2 mm). Questa debolezza era preventivabile poichè ben difficilmente due temporali hanno entrambi un'intensità elevata se il secondo percorre lo stesso tragitto del primo a breve tempo di distanza l'uno dall'altro: infatti il primo temporale trova maggior carburante al suolo (dato da aria caldo-umida), ma quelli che lo seguono trovano aria più fresca che è dotata di instabilità molto più scarsa rispetto a quella preesistente.
Purtroppo non è stato possibile osservare il sole al tramonto per via delle estese incudini in fase di dissolvimento: in compenso nelle ore serali è comparsa un'insolita foschia a bassa quota data dall'evaporazione di parte della pioggia caduta sul suolo ancora caldo.