SUPERCELL MERGING IN FRIULI VENEZIA GIULIA
del 23 giugno 2003
a cura di Gobbi Alberto
con il contributo di Fulvio Stel di www.osmer.fvg.it
con il contributo di Mauro Giovannoni di www.tornadoit.orgNB: tutti gli orari sono espressi in UTC; aggiungere 2 ore per avere l'orario italiano.
Nella serata del 23 giugno 2003 un sistema convettivo a mesoscala formato da una linea di groppi di lunghezza contenuta e da una probabile supercella avanzata alla linea stessa ha interessato il Triveneto. Poichè la velocità e la direzione di spostamento dei due elementi erano differenti essi hanno interagito venendo a contatto, probabilmente intorno alle ore 17.00. Quali siano stati gli esiti di questa fusione (merging) non possiamo saperlo. E' tuttavia auspicabile che una ricerca in tal senso venga condotta dagli addetti alle stazioni radar che coprono la zona.
In estrema sintesi, il "merging" consiste nella convergenza di due o più sistemi temporaleschi determinata da diverse direzioni di provenienza del flusso in media troposfera (level guide), come quando per esempio transita un asse di saccatura a 500 hPa e si passa nel volgere di poche decine di km da SW a NW. Tuttavia, nel caso in esame, la convergenza dei due sistemi succitati (linea di groppo e supercella) è invece data dalla direttrice di movimento di quest'ultima che, a causa della rotazione impressa dal mesociclone, non corrisponde a quella della level guide; in altre parole, la linea di groppo segue i venti dominanti nella media troposfera (500 hPa) puntando nel nostro caso verso SE mentre la supercella tende a deviare alla sua sinistra puntando quindi più verso E che non SE.
Analisi a livello del mare ore 18.00 del 23/06/03
A 500 hPa i venti erano da NWPer quanto riguarda l'essere o meno una supercella, il fatto che la cella sia vissuta molto a lungo (quasi 1 ora e 30 stazionando sul posto prima di spostarsi, circa alle 16:40) e il fatto che abbia prodotto grandine di grosse dimensioni (3-4 cm di diametro se non più, difficilmente riscontrabile nei classici multicella) propendono comunque per questa natura. Lo scarso moto traslatorio com'è noto è dovuto all'esasperata convergenza di aria con caratteristiche termoigrometriche diverse nei bassi strati sia dietro sia davanti la supercella stessa: dal radarate proposte (OSMER e SMR-EMR) relative all'intensità di precipitazione è possibile scorgere un eco ad uncino (in particolare nella seconda radarata ore 16,12 del radar bolognese); tuttavia un esame delle scansioni radar in modalità doppler avrebbe senz'altro fugato ogni dubbio.
La prima eco della (super)cella è stata individuata dal radar friulano alle 15:10 sulla pedemontana pordenonese; i tecnici dell'OSMER hanno notato gia' in precedenza altri eventi di questo tipo. L'ipotesi al momento più accreditata vede una forma di innesco orografico per cui i venti da NW in quota (3000 m indicativi) producono una sorta di salto idraulico: si osservano simili fenomeni nei torrenti sottovento (sarebbe meglio dire sottoacqua) ai grossi sassi sommersi. Questi salti idraulici producono un moto verticale dell'aria nella media troposfera (3000 m circa) che puo' fungere da innesco ai temporali poichè concomitante a questi salti si ha una depressione al suolo con richiamo di aria calda e umida nei bassi strati (l'alimentazione del temporale ovvero inflow). La zona considerata e' molto soggetta a questo genere di fenomeni tanto che vi risiede un massimo nella frequenza della grandine.
Un altro aspetto molto interessante, a conferma della rarità del fenomeno considerato, risiede nell'interazione fra le correnti d'aria delle due diverse tipologie di strutture temporalesche: secondo Goodman e Knupp (1989), il merging supercellulare che vede una supercella davanti ad una linea di groppo può avere come effetto primario un'ulteriore intensificazione del mesociclone per effetto dell'aria fredda entrante nel sistema. In parole povere, l'aria fredda dell'outflow della linea di groppo in discesa verso S può essere in parte risucchiata dal mesociclone portando alla formazione della wall cloud e ad una degenerazione dei fenomeni temporaleschi con concreto rischio di tornado.
Radar SMR-EMR: scansioni ore 15.42/16.12/16.42/17.12
Radar OSMER: scansioni ore 16.00/16.10/16.20/16.40/16.50/17.00/17.10
Un'occhiata al satellite nel visibile (ore 16.00) per farvi notare un'overshooting top proprio in corrispondenza del presunto mesociclone.
Satellite visibile ore 16.00
Satellite polare ore 17.17