VIOLENTA GRANDINATA SU PORDENONE

del 19 agosto 2003

a cura di Gobbi Alberto 

Sin dal primo pomeriggio è abbastanza evidente che l’atmosfera si sta predisponendo alla costituzione di strutture termoconvettive non trascurabili: dalla pianura veneziana chi scrive ha potuto assistere nel pomeriggio ad uno spettacolo come pochi se ne sono potuti vedere in questa terribile estate 2003; si inizia con la nascita nel primo pomeriggio di alcuni modesti cumulonembi sui monti Lessini e prealpi venete in genere che ben presto lasceranno spazio al sole.

Alle 15 invece sulle prealpi del Fiuli Venezia Giulia partono di gran carriera enormi torri cumuliformi che lasciano pochi dubbi: la presenza di aria relativamente secca al suolo permette dal Veneto la visione in tutto il suo splendore dei temporali friulani i quali tuttavia troveranno condizioni termodinamiche molto favorevoli proprio sul settore occidentale della regione, Pordenone in primis. La foto proposta qui sotto mostra un'intensa cella temporalesca che un paio d'ore più tardi sarà la responsabile di una violentissima grandinata su Pordenone. 

Intensa cella temporalesca in sviluppo a N di Pordenone (ore 16.05)

I più importanti indici termodinamici confermano ciò: dal radiosondaggio di Udine 18Z citiamo Lifted Index –5.54°C, CAPE 1830 J/kg e Precipitable Water 31 mm; invece gli indici che quantificano la possibilità di innesco di individui supercellulari (temporali dotati di corrente ascensionale con moto rotatorio) sono sfavorevoli, tuttavia le scansioni del radar di Fossalon di Grado (GO), assieme al radar di Teolo (PD), propongono alcuni echi sospetti non dissimili dai famosi “echi ad uncino”. Parlare di supercella appare quanto meno esagerato, tuttavia è plausibile che le correnti ascensionali interne al cumulonembo abbiano assunto per un tempo non definibile (alcuni minuti?) moto rotatorio.

Radar di Fossalon di Grado (a sinistra) e radar di Teolo (a destra)
Possibile eco ad uncino nella scansione 15.30 UTC del radar di Grado 

Questo il “carburante”, mentre la scintilla è stata rappresentata da un’infiltrazione fresca nella media troposfera da NE la quale ha approfittato del ritiro verso occidente dell’anticiclone delle Azzorre: ne sono così scaturiti violenti temporali a multicella con grandinate di inaudita violenza su Pordenone città e aree limitrofe che hanno causato allagamenti, seri disagi al traffico, abbattimento di alberi e persino la rottura di tegole sui tetti.

Seguono due analisi alla quota di 500 e 850 hPa tratte da GFS model: abbastanza evidente l'intrusione di aria più fresca da NE sull'Italia nordorientale.

Analisi a 500 hPa ore 18Z by GFS model

Analisi a 850 hPa ore 18Z by GFS model  

Il TG regionale ha riportato la notizia di una tromba d’aria nei pressi dell’ospedale di Pordenone; tuttavia molto spesso forti grandinate sono accompagnate da violentissime raffiche di vento associate al passaggio della linea di groppo; tali raffiche hanno un andamento sostanzialmente rettilineo e possono piombare letteralmente dal cielo (“downburst”) a velocità impressionanti causando danni simili a quelli di una tromba d’aria tipo lo scoperchiamento di edifici come è effettivamente avvenuto ieri. Invece, una tromba d’aria implica la presenza di venti a componente rotatoria, ovverosia di un vortice d’aria collegato intimamente alla base del cumulonembo temporalesco e in contatto con il suolo.
 

Alle 18.15 ho la fortuna di osservare e fotografare una formazione nuvolosa piuttosto rara: si tratta di una overshooting top, cioè una sommità di aspetto cumuliforme (cupola) che supera in altezza l’incudine e che denota il punto esatto in cui è al lavoro una potentissima corrente ascensionale; un’altra enorme cupola si svilupperà una decina di minuti dopo nei pressi di Pordenone come si evince dal satellite bispettrale (IR+VIS) delle ore 18.30 italiane, ma ormai il bordo dell’incudine era troppo vicino al mio punto di osservazione e occultava così l’overshooting di cui ho potuto osservare solo una piccola porzione sommitale.

Fortissimo temporale su Pordenone visto dal veneziano con overshooting top (ore 18.15)

La stessa overshooting top vista da vicino

Intensi updrafts tentano di formare un'altra overshooting top (ore 18.24)

Pochi minuti dopo l’insorgenza di queste cupole sotto l’area interessata dal fenomeno sono molto probabili forti grandinate: prova ne sia la scansione del radar friulano che mostra un esteso settore con valori di riflettività superiori a 60 dBz fino al massimo della scala (ovvero 70 dBz) oltre ovviamente alle varie testimonianze riportate dai media e nei forum di meteorologia.

Celle temporalesche serali sulle prealpi venete (ore 20.25)

Seguono due foto panoramiche che mostrano l'intenso temporale a multicella sul Friuli occidentale.

Cumulonembi ad incudine con torri da updrafts nella parte centrale del sistema temporalesco (ore 18.37)

Sistema multicellulare in attenuazione (ore 19.30)

Al tramonto verso il trevigiano potrò osservare una “roll cloud” (nube a forma di rullo) in spostamento verso sud formata dalla corrente discendente fredda del temporale friulano che ha impattato con l’aria ancora calda della pianura veneta: tale corrente arriverà nel veneziano alle 23 circa sottoforma di un debole ma fresco vento da nord.

Roll cloud lontana parecchi km dal temporale in dissoluzione (ore 20.28)

 

 

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