ANALISI METEOROLOGICA INTEGRATA DELL'EVENTO
DELL'8 GIUGNO 1990

Supercella prefrontale sul basso Veneto

a cura di Marco Monai e Zalazar Elizabeth - ARPA Veneto

Tratto da "Studio di alcuni eventi temporaleschi intensi verificatisi sul Veneto nel quadriennio 1988-1991", Regione del Veneto - Dipartimento per l'Agrometeorologia, Centro Sperimentale per l'Idrologia e la Meteorologia; Teolo (Padova), 1993

Una supercella ha dato origine ad un tornado che ha causato gravi danni nella zona di Boara Pisani (PD) e Boara Polesine (RO): tale supercella è stata monitorata dal radar durante le diverse fasi di sviluppo.

Un paio d'ore più tardi l'ingresso di un fronte freddo ha provocato una marcata diminuzione della temperatura e intense precipitazioni.

1. Descrizione della situazione meteorologica

Il giorno 8 giugno alle ore 00:00 UTC nella carta di pressione al suolo (fig. A1) si trova, a nord delle Alpi e parallelo ad esse, un ramo freddo appartenente ad un fronte semioccluso associato ad una bassa pressione con minimo principale a nord delle isole britanniche. L'Italia settentrionale è interessata da un campo di pressioni a debolissimo gradiente, di poco inferiore ai 1010 hPa.

Alle 12:00 UTC (fig. A2) si osserva una diminuzione dei valori del campo di pressione (5 hPa in 12 ore). Il fronte freddo si trova sulle Alpi. Dietro il fronte un cuneo di alta pressione si sta rinforzando. Il gradiente di pressione è aumentato. Il fronte occluso si sta dissolvendo e una nuova bassa pressione si sta formando sui Paesi Bassi.

Al livello di 850 hPa, alle ore 00:00 UTC (fig. B), un minimo centrato sulla Scozia settentrionale estende una saccatura verso sud-est. I venti provenienti da ovest-sudovest hanno una intensità di 40 km/h sul Veneto.

Dall'analisi delle isodrosoterme (linee che uniscono punti con lo stesso valore di temperatura di rugiada) risulta che la Pianura Padana è attraversata dalla isolinea di 9°C. I valori di temperatura di rugiada sono molto vicini ai valori delle temperature, quindi si può dire che a questo livello la massa d'aria è satura o quasi. Dalla flessione delle isolinee di temperatura di rugiada si può notare la posizione del fronte a questo livello.

Al livello di 700 hPa (fig. C) un nucleo di valori minimi centrato sulla Scozia settentrionale induce correnti defluenti sul Veneto. Dal tracciato delle isoterme risulta evidente la presenza di un nucleo freddo, con centro sull'Inghilterra settentrionale, che estende verso l'Italia una lingua di aria fredda. Anche a questo livello i valori di umidità relativa sono elevati.

Al livello di 500 hPa, alle ore 00:00 UTC (fig. D), una saccatura con minimo principale sulla Scozia si estende verso sud-est in coincidenza con un asse freddo di temperature che attraversa l'Italia da nord a sud. Questa circolazione a curvatura ciclonica induce correnti sud occidentali intense (80-90 km/h).

Al livello di 300 hPa alle ore 00:00 UTC (fig. E) un centro di valori minimi presente sull'Inghilterra si allunga con una saccatura defluente avente l'asse orientato sulla linea Londra-Genova.

 

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